Inizierà dal prossimo mese di ottobre e terminerà a maggio del prossimo anno un impegnativo e articolato programma di incontri nonché di attività formative proposto da Fnp Cisl Pensionati territoriale di Venezia, dalla Pro Loco, dal Circolo ACLI, Dall’ANTEAS – A.V.A.S., da CSA (Centro Servizi Anziani) e APSTE (associazione di promozione sociale per la terza età) di Scorzè.
Innanzitutto è evidente il “valore aggiunto” che tutte le Associazioni scorzetane, operanti per la «3^ età»: propongano, organizzino e gestiscano – assieme – un “progetto comune” fatto di molteplici appuntamenti e attività più disparate.
Il programma è variegato, oltre agli incontri pubblici sono previsti dei percorsi formativi: come potenziare la memoria – in collaborazione con Centro Servizi Anni Sereni di Scorzè, insegnamento all’uso dello smartphone (telefonino) – in collaborazione con le Acli Provinciali di Venezia e computer –iIn collaborazione con Enaip Veneto SFP di Noale, quest’ultimi, strumenti essenziali nella vita di tutti i giorni.
Non si può respingere il tempo che passa, ma si può accoglierlo con la giusta postura: il corso di potenziamento della memoria e il benessere della mente in collaborazione con il Centro Servizi “Anni Sereni” e gli incontri pubblici dedicati al “benessere” vanno in questa direzione.
È anche prevista una proficua collaborazione con tutte le Farmacie presenti nel Comune, presidio territoriale, imprescindibile, per la salute dei cittadini, non solo anziani.
«La società allunga la vita, ma non sa mantenerla»
Mons. Vincenzo Paglia
Siamo di fronte alla necessità di dare sostanza a quelli che sono i diritti degli anziani, ma in generale di ogni essere umano: il diritto al rispetto e alla dignità, il diritto ad essere informati e a scegliere la propria assistenza, infine il diritto ad una vita di relazione.
Ecco perché non è sufficiente per una vita felice bastare a sé stessi o stare semplicemente “connessi”. Bisogna curare le relazioni e coltivare le connessioni fino a renderle parte strutturale della propria vita.
La famiglia è certamente il nodo centrale della rete che sconfigge la solitudine, aiuta nelle fragilità, cosi come sono essenziali i servizi sociali, ma un ruolo indispensabile lo hanno anche le associazioni comunitarie territoriali, i corpi intermedi, il volontariato, contesti che possono sembrare ad un primo sguardo meno prossimi dei primi due, ma che a ben vedere possono fare un’enorme differenza in termini di prevenzione, sensibilizzazione e cambiamento.
Per questo dobbiamo ripensare la terza età, reinventando questo periodo della vita per potenziare diritti e responsabilità. Ma soprattutto va costruita e resa possibile quella alleanza tra giovani e anziani auspicata da papa Francesco per superare realmente fragilità e solitudini e rendere più solida e più umana la nostra società.
Il programma è aperto ai soci delle Associazioni promotrici ma anche a tutti i cittadini interessati alle problematiche affrontate e/o partecipare ai corsi proposti.